Grazie all’encomiabile sforzo della mai troppo lodata Luni Editrice, è in libreria “Metodo Globale di Autodifesa Femminile” , il manuale della Maestra Angelica Tarabelli che illustra i principi ed alcune tecniche del M.G.A. Donna. (CLICCA QUI per andare al catalogo dell’Editore)

A distanza di anni da quello che fu il primo – e per certi aspetti unico – manuale dedicato a questo metodo, redatto da Giuseppe Locantore, edito dalla FIJLKAM e ad oggi esaurito, poi seguito dal manuale edito da Edizioni Mediterranee, questo volume fa il punto sulla storia e sulla evoluzione del M.G.A. orientando in particolare lo sguardo sul mondo femminile, sia come fruitrici che – soprattutto – come docenti. La maestra Tarabelli, nelle prime pagine del manuale, sottolinea infatti quella che poteva a buon diritto considerarsi una incongruenza, ovvero una platea di insegnanti nella gran parte uomini che insegnava ad un pubblico principalmente femminile. Se non è in discussione la professionalità e la capacità didattica dell’insegnante di sesso maschile, è facile immaginare la difficoltà di questi nell’immedesimarsi in alcune problematiche specificamente femminili (dalla molestia sessuale allo stalking) ed il disagio delle allieve nell’affrontare determinati argomenti con un uomo.

Negli anni sono cambiate molte cose, come sempre accade in questi casi si è fatto tesoro delle esperienze acquisite e si sono elaborate nuove strategie, il numero delle insegnanti donne è cresciuto esponenzialmente e si è creato uno strumento didattico come il “M.G.A. Donna” rivolto al pubblico femminile. E’ proprio a quest’ultima “versione” del Metodo che la Maestra Angelica Tarabelli dedica il suo volume, basandosi sulle sue pluriennali esperienze di docente ed esperta. Occorre dire che questo manuale – secondo la modesta opinione del sottoscritto – è il classico “libro bacio perugina”; così come per gustare il prelibato cioccolatino bisogna farsi strada tra imballi, protezioni, schermi e pellicole trasparenti, alla stessa maniera in questo manuale – prima di giungere alle pagine che trattano la parte pratica – si deve sfogliare quasi metà del libro. E se le pagine precedenti riportano argomenti di sicuro interesse come l’illustrazione del “Codice Rosso”, i dati statistici della violenza sulle donne o le indicazioni su come supportare le donne vittime di violenza (solo per citare alcuni esempi), personalmente avrei lesinato sulle prefazioni e sulla storia delle discipline della FIJLKAM, così come – in finale – avrei un po’ ridotto la nota biografica dell’Autrice, che ha un curriculum di tutto rispetto che non necessita di ulteriore pubblicità.

Peccati venalissimi – sia ben chiaro ! Il contenuto del manuale è ampiamente in grado di compensare questi piccoli nei, riportati più per non sembrare eccessivamente compiacente che per stigmatizzare eventuali difetti. Gli argomenti sono trattati con il giusto equilibrio tra sintesi e dettaglio, il corredo iconografico supporta validamente le indicazioni scritte e alla parte eminentemente pratica – con l’indicazione di esercizi e tecniche applicate – si affiancano sezioni tecniche e teoriche interessanti tanto per l’insegnante esperto che per lo studente che voglia approfondire argomenti specifici come la gestione dello spazio e le vie di fuga, la comunicazione non verbale e le distanze prossemiche o i principi applicati della prevenzione. Un manuale che potrà quindi essere utile a tutti, all’insegnante esperto, che vi potrà trovare stimoli per arricchire e variare la sua proposta didattica, e all’insegnante al suo primo corso, che potrà contare su una guida redatta sulla base di una esperienza pluriennale. Altrettanto utile a chi voglia conoscere meglio il M.G.A. Donna prima di affrontare un percorso di formazione, in modo da avere chiaro il tipo di impegno che verrà richiesto e gli obbiettivi che si vogliono raggiungere.

In sintesi, un manuale di cui si sentiva la mancanza, che – a differenza dei testi che si occupano di Difesa Personale – non promette risultati mirabolanti e non illude con tecniche al limite del fantascientifico, ma affronta piuttosto gli argomenti trattati con chiarezza e linearità, proponendosi come un utile, se non indispensabile, “attrezzo del mestiere”.