(Traduzione ed adattamento di “The History and Background of Japanese Kendo Kata” di Honda Tasuke, tradotto in inglese da Robert Stroud, disponibile alla URL http://www.yorku.ca/kendo/KendoForms.htm)

Nei primi tempi della storia della scherma giapponese il dogu (armatura da Kendo) non era stata ancora sviluppata e la pratica del Kenjutsu si svolgeva con spade vere o con bokuto (simulacri di legno).

Per questo motivo i praticanti rischiavano la vita in ogni confronto; ogni volta che uno di loro affrontava un avversario, uno dei due poteva vivere o morire. Al principio la pratica del Kendo consisteva solo nella esecuzione di Kata (sequenza preordinata di movimenti), percui ogni Scuola di Kenjutsu o Ryu-ha creò un proprio gruppo di Kata per distinguersi dalle altre. Ogni Ryu-ha era naturalmente orgogliosa dei propri Kata ed i principi e le tecniche principali (toh ho) sui quali gli stessi erano basati venivano tenuti ovviamente segreti. Nessuna Ryu-ha permetteva a chi non appartenesse alla Scuola di osservare queste tecniche e gli stessi studenti non ricevevano nessun addestramento in merito a queste tecniche segrete finchè non raggiungevano un elevato livello di bravura.

Gradualmente nell’addestramento venne introdotto lo shinai (simulacro di una spada realizzato con quattro strisce di bambù legate insieme) ed il dogu, cosicché i kenshi (spadaccini) potettero praticare con sufficiente sicurezza anche le tecniche di attacco nel ruolo di uchi tachi, la maestria nell’esecuzione dei kata venne considerata come il primo passo nella pratica del Kendo; gli studenti prima sviluppavano la loro perizia nella pratica dei kata e solo dopo potevano passare allo shiai geiko (combattimento libero). Fino al termine dell’era Edo (il regno dello shogunato Tokugawa) la maggior parte degli esperti di Kendo conseguirono la loro maestria grazie al proprio addestramento con i kata.

Il corpo di polizia giapponese fu il primo a stabilire un sistema unificato di kata per tutti i suoi istruttori, combinando tra loro diversi esercizi di Scuole tradizionali di spada (Sho Ryu Ha) che vennero chiamati Keishicho Gekken Kata (Kata di Kendo del corpo di polizia). Nell’anno 13 dell’era Meiji (1880), alcuni eminenti kenshi, esponenti di differenti Ryu-ha furono incaricati dal corpo di polizia di standardizzare l’istruzione dei kata e sviluppare un nuovo sistema di insegnamento degli stessi, e nel 1886 furono creati dieci kata, basati su differenti kata di Ryu-ha tradizionali. Nell’anno 28 dell’era Meiji (1895) venne fondata la Dai Nihon Butokukai (Associazione per lo sviluppo delle virtù marziali del grande Giappone) e nell’anno 32 dell’era Meiji (1899) venne costruito a Kyoto il Butokuden, nella zona di Okazaki. Nell’anno 39 dell’era Meiji (1906) il Butokukai unificò le Kenjutsu ryu ha per poter inserire lo studio del Kendo nei programmi della scuola pubblica, tramite l’insegnamento dei Dai Nihon Butokukai Kendo Kata.

In quel periodo vennero formalizzate tre kamae (guardia, postura), ovvero la Gedan no kamae (postura bassa, o dell’Uomo), Chudan no kamae (Postura mediana, o della Terra) e Jodan no kamae (postura alta, o del Cielo). Nell’anno 44 dell’era Meiji 44 (1911) il Kendo entrò nei programmi della scuola pubblica e il Dai Nihon Butokukai inaugurò la scuola Butoku Gakkou, evento che incrementò lo sviluppo del Kendo. Il kata standardizzato però non incontrò i favori di tutte le Ryu che necessitavano di un sistema di istruzione, così il Mombusho (Ministero dell’istruzione giapponese) chiese di far parte di una commissione che avesse l’incarico di definire kata che fossero accettati da tutto il Giappone e il Butokukai creò – nello stesso periodo – una commissione di ricerca e studio composta da 23 esperti di varie Ryu-ha per definire uno standard maggiormente condiviso. Nell’anno 1 dell’era Taisho 1 (1912) venne definito il Dai Nihon Teikoku Kendo Kata (Kata di Kendo di ottobre del Grande Giappone imperiale) che consisteva in sette sequenze eseguite con il tachi (spada lunga) e tre sequenze eseguite con il kodachi (spada corta).

Nell’anno 16 dell’era Taisho (1917) allo standard fissato vennero fatte delle aggiunte a cura dei Maestri Naito Takaji, Takano Sasaburo, Kadona Tadashi, Nakayama Hakudo e Minatobe Kuniharu, mentre nell’anno 8 dell’era Showa (1933) con altre ulteriori aggiunte e modifiche, lo standard venne definitivamente fissato così come oggi è praticato.

(Robert Stroud – Obukan Kendo Club -Portland Oregon USA)