Esiste, alla base di ogni Arte, un Principio Universale e Perenne. Principio, perché su di esso si basa indefettibilmente la pratica; Universale, perché valido in ogni luogo; Perenne, perché vigente sempre e comunque, senza eccezione alcuna.

Questo Principio, inflessibile e chiaro come una affilata lama di acciaio, statuisce che ogni praticante abbia sulla sua Via dell’Arte due compagni: il Progresso e l’Errore, e che non vi possa essere l’uno senza l’altro.

Solo attraverso l’Errore, l’artista attento e consapevole coglierà il Progresso, solo attraverso la caduta egli imparerà a correre, solo subendo i colpi dell’avversario capirà come posizionare il suo scudo, solo vedendo miseramente crollare più e più volte l’impalcatura comprenderà come rettamente procedere verso l’Opera sua. E’ quindi certissimamente vero, ora e sempre, che chi fa può sbagliare, e che l’errore è – ed altrimenti non può essere – il necessario contrappeso ai nostri successi.

Non stimare come fortunato colui che per Fato o talento giunge al Progresso senza fallo alcuno, perché se il beffardo destino volesse privarlo di colpo di quanto indegnamente elargitogli, egli non saprebbe come tornare all’alto della vetta da cui tanto improvvisamente è stato precipitato. Non dare ascolto alle maestrine dalla penna rozza, zoppe nella sintassi e orbe nel pudore, che strepitano amplificando malignamente i tuoi errori e tacciono invidiosamente i tuoi successi; non prestare orecchio ai retori da terza pagina, pronti ad ammannire ad ottenebrati lettori le lezioni da loro stessi mai apprese; spregia coloro che si dicono spartani, ma son della schiatta di Efialte, usi a vendersi a colui che stimano vincitore per non ammettere di non essere all’altezza del confronto in campo aperto; schiaccia senza pietà la testa alla serpe che ti si avvicina infida e pronta a colpirti all’improvviso, ed avvelenala con la malefica pozione che per te aveva preparato.

Rispetta il tuo avversario, perché da lui potrai apprendere molto, disprezza il tuo nemico, perché ti ruberà tempo ed energia per allontanarti dal cammino che a te è dato percorrere ed a lui è negato per propria infingardaggine. Guarda il Passato, vivi il Presente e costruisci il Futuro; sii consapevole che non vi è Progresso senza Errore; rincuorati ricordando a te stesso che al sincero viandante dall’Errore opportunamente compreso discende sicuro Progresso. La medicina efficace è amara al gusto, e troppo dolci pozioni conducono alla disfatta del corpo ed alla mollezza dell’animo tuo.

Non vantarti troppo dei tuoi successi e non pentirti troppo dei tuoi falli, gli uni sono figli e padri degli altri, e diritto e dovere tuo è trattare gli uni e gli altri con attenzione ed equanimità, poiché di ciascuno tu sei artefice, e quello che sei e sarai è frutto dell’Opera loro.