Tra le cose che un insegnante deve imparare presto a fare e che nessuno può insegnarti, ci sono come accogliere i nuovi allievi ma – soprattutto – come salutare quelli che se ne vanno.
I motivi percui un allievo decide di separarsi da un insegnante possono essere infiniti: di lavoro, di famiglia, mutate condizioni fisiche o economiche, calo di interesse e così via.
Capita a volte che ci si saluti cordialmente, capita altre volte che la separazione sia più brusca e traumatica, capita anche che l’allievo scompaia all’improvviso, senza più dare notizie di sé, senza avvisare preventivamente e senza neppure rispondere ai messaggi che vogliono assicurarsi delle sue condizioni (messaggi peraltro visualizzati, giusto per chiarire…).
Qualche giorno fa Antonello, un nostro socio, ha ricevuto una notizia che attendeva da tempo e la sua vita personale e professionale ha preso una piega piacevole ma improvvisa: cambio città di residenza e cambio lavoro con effetto immediato.
Ci siamo salutati con affetto e un po’ di commozione; nonostante abbia fatto parte della nostra associazione per solo un anno, la sua è stata una presenza viva ed appassionata, grazie anche al suo carattere solare e coinvolgente.
Ha voluto essere ancora una ultima volta con noi e mi ha salutato con un dono prezioso ed una di quelle dediche che da sola ti fa dimenticare l’amarezza patita per la scomparsa sgarbata di tanti altri.
Grazie Antonello, che le tue vele abbiano sempre buon vento; il nostro porto avrà sempre un molo per garantirti l’ormeggio, quando vorrai venire a trovarci.