Citando l’incipit di un famoso romanzo, potremmo dire che – sotto certi aspetti – gli adulti si somigliano un po’ tutti, mentre ogni bambino è un mondo a sé stante.

Lo scopre subito chi – per  motivi di famiglia o di lavoro – deve avere a che fare con una classe di under 10: quello che piace a uno non piace all’altro, ciò che entusiasma Tizio annoia Caio, evia così.

Naturale quindi che quando un nuovo bambino inizia a praticare una delle nostre attività, l’insegnante sia sempre un po’ sulle spine; puoi avere anche decenni di pratica, ma il bambino che sale la prima volta sul tatami è un debutto per te, oltre che per lui.

Così, potrà sembrare puerile, ma leggere un messaggio dei genitori che ti fanno sapere che il loro piccolo samurai era felicissimo e non vedeva l’ora di tornare sul tatami ti fa spuntare un bel sorriso sulle labbra e un sacco di gioia nel cuore!