Chi ha superato i cinquanta anni di età ed abbia avuto in gioventù un primo approccio – anche superficiale – con le storie e le leggende legate alla pratica delle Arti marziali, ha certamente ascoltato almeno una volta qualcuno interrogarsi sulla efficacia del “tocco della morte”; tecniche tanto segrete quanto terribili, che permettevano a chi le padroneggiasse di provocare la morte di qualcuno anche solo sfiorandolo, magari a distanza di giorni dal contatto.
Come spesso accade in simili situazioni, realtà a fantasia si intrecciano in maniera indistricabile, e se questa pratica può farsi forte della efficacia dimostrata nelle varie pratiche legate alla Medicina Tradizionale Cinese come Shiatsu, Moxa, Tuina e On Zon Su, dall’altra le iperboli ingigantite di bocca in bocca hanno finito per prestare il fianco a spettacolarizzazioni incredibili come la citazione in una canzone degli Elio e le storie tese oppure quelle proposte nei vari B-movie degli epigoni di Bruce Lee, poi citati in una delle tante scene cult presenti in “Kill Bill 2”, in cui “La Sposa” (interpretata da Uma Thurman) causa la morte del suo amante-assassino con la “Tecnica dell’esplosione del cuore con cinque colpi delle dita”, appresa dal suo Maestro Pa Mei, possibilità su cui ancora oggi c’è chi si interroga.
la premessa è necessaria per chiarire – soprattutto ai più giovani – quale rischio abbia sfidato il M° Christian Russo nell’affrontare un simile argomento, destreggiandosi tra leggende metropolitane, esagerazioni fanfaronesche e consapevolezza di dover trattare di tecniche potenzialmente letali che – come tali – vanno offerte a chi seppia come e quando impiegarle.
Diciamo subito che il risultato è molto più che positivo, e “Varchi Nascosti” offre una panoramica dei punti vitali impiegati nel kyusho jutsu esaustiva e completa, interessante per l’esperto e comprensibile al neofita. Obbiettivo tutt’altro che facile – lo ripetiamo – tanto per la natura dell’argomento che per la difficoltà di racchiudere in un libro una tradizione che nei secoli si è distribuita in innumerevoli rivoli.
Nel primo capitolo del libro viene raccontata l’origine del kyusho jutsu, di come nei secoli si sia sviluppato questo studio e di quali siano stati i limiti fisici ed etici che lo hanno incanalato e di come, nei secoli, queste conoscenze si siano trasmesse da Scuola a Scuola, a volte apparendo in maniera esplicita, altre volte trasmigrando sottotraccia come in un fiume carsico.
Più che opportuna appare in proposito l’ampia riflessione offerta sulle modalità di trasmissione di queste conoscenze, che è stata ed è sia diretta che indiretta, con tutte le possibilità e le limitazioni del caso.
Nel secondo capitolo si affrontano i fondamenti del kyusho, opportunamente premessi da una riflessioni sulle implicazioni etiche, sui doveri dell’insegnante e sulla responsabilità dell’allievo, a cui fa seguito una ampia analisi sui modelli teorici di funzionamento di queste azioni pressorie o percussive ed un approfondimento sull’impiego di questi punti per il ripristino della coscienza di una vittima di sincope o collasso.
Il terzo capitolo è dedicato invece alla descrizione delle tecniche pratiche e degli strumenti accessori, dai più semplici ai più originali, impiegati per massimizzare efficacia ed efficienza di una azione pressoria o percussiva, con interessanti approfondimenti sulle modalità respiratorie e sulla possibilità di impiego di oggetti di uso comune come chiavi, penne o ombrelli.
Il quarto capitolo comprende invece una ottantina di tavole che illustrano sia l’ubicazione dei vari punti che il loro nome, la modalità di sollecitazione e gli effetti ottenibili da un corretto impiego, oltre che i rischi derivanti da un eccessiva sollecitazione.
In finale, una ricca bibliografia preceduta da una interessante riflessione sugli scopi di un’arte marziale alla luce delle mutazioni sociali intervenute dalla loro sistematizzazione ad oggi.
In estrema sintesi, un libro assolutamente consigliato tanto ai praticanti marziali che agli studenti di Medicina Tradizionale, che offre una analisi appassionata ma obbiettiva di un argomento di cui molti parlano ma pochi hanno conoscenza e che grazie ad un approccio scientifico e razionale ci guida con chiarezza in una delle discipline più travisate e discusse sui tatami di Oriente e Occidente.
In Varchi Nascosti Christian Russo, maestro di Shinobi Dō Jūjutsu e appassionato studioso, svela il mistero che avvolge i punti vitali, o kyūsho, uno degli aspetti più affascinanti e fraintesi delle arti marziali. Questa guida pratica e dettagliata si propone di illuminare la strada per coloro che desiderano approfondire la loro conoscenza e comprensione di queste suggestive tecniche, offrendo una nuova prospettiva su come potenziare efficacia e precisione nel combattimento.
Nato come compendio di una serie di seminari tematici tenuti dall’autore nel 2023, il libro accompagna il lettore in un viaggio attraverso filosofia e applicazione pratica dei kyūsho, esplorando non solo la loro ubicazione e le modalità di attivazione, ma anche il profondo impatto che possono avere sulla pratica marziale quotidiana.
A partire dalle arti marziali giapponesi sino alla boxe, i kyūsho sono il sottofondo di ogni disciplina di combattimento.
Ricerca storica, analisi tecnica secondo l’approccio dello Shinobi Dō e riflessioni personali danno vita ad un testo indispensabile sia per i neofiti che per gli esperti praticanti, arricchito da illustrazioni dettagliate che guidano nella localizzazione e stimolazione di questi punti nascosti.
Un libro che è più di una semplice guida: è un invito a esplorare gli strati più profondi delle arti marziali, stimolando il lettore a riflettere sul significato di forza, controllo e sulla responsabilità che deriva dalla conoscenza di tali potenti strumenti.
(Dalla quarta di copertina)