C’è chi cerca la propria soddisfazione nell’ottenere diplomi di grado, altri combattono per vincere coppe o medaglie, altri ancora sgomitano per raggiungere posizioni apicali in Enti, Federazioni e Comitati vari.

Poi c’è chi cerca di trasmettere quel poco di esperienza che ha acquisito, prova a sfatare falsi miti e leggende metropolitane, tenta di far comprendere i principi universali che collegano situazioni apparentemente diversissime tra loro.

Sono sempre più convinto che i bambini siano i giudici più affidabili, inflessibili e onesti in cui possiamo incappare. Non li blandisci con le moine, non li intorti con le chiacchiere , non li compri con le lusinghe.

E quando un bambino di terza elementare, dopo una pratica di gruppo di appena venti minuti, scrive che ha capito che quello che ha fatto può servirgli per tutta la vita beh, puoi pensare davvero di aver fatto un buon lavoro.

Grazie a chi ci ha voluto parte di questo progetto e grazie anche a chi ha affermato che la nostra partecipazione avrebbe abbassato competenze e qualità del gruppo. Ancora una volta, come sempre, le chiacchiere stanno a zero ed i fatti parlano da soli.