Chiariamo subito che non si tratta del libro scritto da Inazo Nitobe che fece conoscere all’Occidente la filosofia e le regole di condotta della classe dei guerrieri giapponesi, ma un opera che in poco meno di duecento pagine offre una ricca antologia di aneddoti e riflessioni di alcuni dei più noti esponenti della classe Samurai; da Takuan Soho a Miyamoto Musashi passando per Yagyu Munenori e Yamamoto Tsunetomo (solo per citare i più famosi).

Arricchisce la antologia una serie di approfondimenti relativi alle donne samurai, alla spada, al rapporto tra i samurai e lo Zen ed alla attualità del loro pensiero, oltre che un glossario dei termini più usati ed una raccolta di aneddoti su quella che è senza dubbio una delle più note – e forse più fraintese – classi sociali della umanità.

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“Nella trasmissione della loro saggezza, i samurai ci insegnano a vivere nel momento presente, a sconfiggere la paura e a non esserne più schiavi. Il maestro Taisen Deshimaru in un suo insegnamento orale disse: “Le possibilità del nostro corpo e della nostra mente sono limitate: è la sorte della condizione umana. Esiste una Via che permetta all’uomo di superare i limiti della propria natura? Di andare oltre se stesso?”. La risposta è il Bushido, la via del guerriero, il cui codice di condotta ha origine nel VII secolo a.C., poi raccolto e accresciuto in diverse fasi storiche a partire dal 1100. Nella vittoria sulla paura della morte, raggiunta attraverso una costante speculazione sulla fine, sull’impermanenza dell’esistenza e sull’importanza di vivere nel momento presente, emergono l’attualità e l’universalità dello spirito samurai. L’apprendimento, la formazione teorica e la filosofia risultano indissolubilmente connesse a forme di insegnamento buddhiste, scintoiste e zen fondate sul rapporto maestro-allievo o a esperienze di vita in cui l’emulazione e la pratica sono incoraggiate e diventano fonte di stimolo a migliorare se stessi. L’unico scopo della vita di un samurai è quello di prepararsi alla guerra. O meglio, alla morte. In questo libro, tradotte dai testi originali, le riflessioni dei più grandi maestri della disciplina.”
(Dalla presentazione del libro)